A caccia di grassi: la dieta chetogenica!
Oggi parliamo di dieta chetogenica! Un regime alimentare tanto “nuovo” quanto antico, criticato e venerato allo stesso tempo, valido aiuto in molte situazioni, soprattutto dopo le “abbuffate” dei giorni di Festa… Ma scopriamo cos’è la dieta chetogenica.
In condizioni fisiologiche il nostro organismo, in particolare il cervello, utilizza come fonte energetica principale lo zucchero. Tuttavia, quando questo è carente, l’organismo si adatta utilizzando una fonte energetica alternativa: i grassi.
Dall’ossidazione degli acidi grassi si formano i corpi chetonici, metaboliti in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica e produrre energia al posto dello zucchero.
In media, la loro sintesi si ha dopo 3-4 gg dall’inizio della dieta chetogenica.
I corpi chetonici prodotti in eccesso e non utilizzati, vengono eliminati tramite il respiro, causando il caratteristico fiato acetosico e tramite le urine!
Il Dott. Wilder per primo, nel 1921 notò che i corpi chetonici venivano prodotti in risposta al digiuno o in risposta ad una dieta contenente una percentuale troppo bassa di carboidrati o troppo alta di grassi. Wilder propose di provare la dieta chetogenica in una serie di pazienti con epilessia.
ll calcolo di distribuzione dei macronutrienti era simile a quello usato oggi: 1 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo, < 50g di carboidrati al giorno e il resto delle calorie rappresentate da grassi.
Il Dott. Wilder notò miglioramenti comportamentali e cognitivi nei pazienti epilettici.
L'uso della dieta chetogenica come trattamento adiuvante dell'epilessia nei bambini è registrato fino al 1980.
Successivamente, vennero sintetizzati nuovi farmaci antiepilettici, e così la dieta chetogenica fu usata sempre meno. In particolare, dopo l'introduzione del valproato di sodio, si riteneva che questo acido grasso a catena ramificata avrebbe trattato i bambini con epilessia e la dieta non poteva più essere giustificata.
Solo negli ultimi anni la dieta chetogenica è tornata di nuovo alla ribalta, in molti casi in maniera erronea e confusionaria. Oltre al trattamento dell’epilessia refrattaria e delle malattie neurologiche, la dieta chetogenica è attualmente utilizzata per un’ampia gamma di patologie: dall’obesità al diabete, dalla sindrome dell’ovaio policistico alle malattie dermatologiche (psoriasi, acne ecc..). Evidenze emergenti indicano che la dieta chetogenica può contribuire a rallentare la progressione e la diffusione del tumore.
Figura tratta da TheDiabetesCouncil.com
Essere in chetosi è pericoloso?
Hans Krebs per primo la descrisse come processo fisiologico per differenziarla dalla ben più grave chetoacidosi diabetica osservata nel diabete di tipo 1.
La chetosi che si instaura durante la dieta è differente da quella che si instaura in condizioni patologiche. Durante la dieta la glicemia, cioè i livelli di zucchero nel sangue, rimangono entro il range di normalità, la concentrazione dei corpi chetonici varia tra 7 e 8 mM/l e il PH del sangue rimane entro il limite fisiologico. Diversamente da quanto accade nel diabete, dove un deficit di produzione insulinica causa iperglicemia severa, acidosi (quindi il PH si abbassa) e una produzione di corpi chetonici ben maggiore.
TUTTAVIA, la dieta CHETOGENICA è una condizione che richiede MONITORAGGIO MEDICO.
Attenzione soprattutto se si soffre di malattie renali e/o di malattie epatiche: in questo caso chiedere consiglio al proprio medico per una corretta valutazione.
ASSOLUTAMENTE PROIBITA se si soffre di diabete mellito di tipo 1, in gravidanza e in allattamento!
Quali sono i benefici della dieta chetogenica?
1. Riduzione dell’appetito a causa dell’effetto saziante indotto dalle proteine e l’azione anoressizzante dei corpi chetonici
2. Riduzione della lipogenesi (sintesi dei grassi) ed incremento della lipolisi (consumo dei grassi)
3. Perdita del grasso addominale
Da notare che: la riduzione dell’apporto dei carboidrati e l’incremento quali e quantitativo dei grassi comporta un aumento SOLO percentuale delle proteine introdotte (in realtà la dieta è o dovrebbe essere NORMOPROTEICA).
La dieta chetogenica rappresenta il modello alimentare più sano?
ASSOLUTAMENTE NO! Si tratta di uno stile alimentare sbilanciato, basato essenzialmente sull’apporto di soli due macronutrienti (proteine e grassi), richiede monitoraggio medico e non può essere intrapresa da tutti.
Ma in alcune condizioni patologiche e non, rappresenta un valido aiuto!
Rivolgiamoci sempre a persone qualificate ed esperte per ottenere i consigli migliori!!